Luna Rossa (Prima edizione)

(Vincenzo De Crescenzo-Antonio Vian) – Giorgio Consolini – 1950

Luna rossa venne presentata al pubblico per la prima volta da Giorgio Consolini, al Teatro Augusteo di Napoli nel 1950, in occasione della Festa di Piedigrotta di quell’anno. Riscosse immediatamente un grande successo e iniziò da lì un percorso che dura ancora oggi, grazie soprattutto al fatto di essere diventata un caposaldo del repertorio dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, con la quale ha davvero girato tutto il mondo. Ma il mondo l’aveva praticamente già conquistato nel 1952 quando Frank Sinatra ne registrò una versione in inglese intitolata Blushing Moon, ripresa in seguito anche da Tony Martin, da Vic Damone e dalle orchestre di Norrie Paramor e Michel Legrand. La melodia firmata da Vian (vero cognome Viscione) nella forma di una beguine (un tipo di ritmo caraibico con stretta attinenza alla rumba) suscitò all’inizio molte critiche da parte dei tradizionalisti della canzone napoletana che giudicavano la beguine culturalmente estranea alla tradizione partenopea, ma la sua capacità di coinvolgere il pubblico superò qualsiasi resistenza culturale e nella versione di Claudio Villa arrangiata da Virgilio Piubeni divenne un cavallo di battaglia del reuccio della canzone italiana. Che fu seguito da una lunghissima serie di artisti italiani che incisero Luna rossa, tra i quali ci piace ricordare Nilla Pizzi, Renato Carosone, Sergio Bruni, Roberto Murolo, Peppino Di Capri e Gabriella Ferri,. Il testo di Vincenzo De Crescenzo raccontava del mesto girovagare nel cuore della notte di un uomo alla ricerca della sua amata, che nel fare questo imbastisce un dialogo con la luna, la quale, sconsolata, gli risponde di non averla proprio vista, la sua amata. La versione che Renzo Arbore pubblicò nel 1992 nel primo dei suoi album dedicati alla riscoperta del repertorio partenopeo (Napoli. Punto e a capo) ha la singolare caratteristica di essere cantata da Eddy Napoli, nome d’arte di Eduardo De Crescenzo (omonimo dell’autore di Ancora) figlio dell’autore del testo, Vincenzo De Crescenzo.

Anno: 1950
Casa discografica: CGD
Autore: De Crescenzo, Vian
Esecutore: Consolini Giorgio
Fondo: Il Discobolo
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