Core ‘ngrato

(Salvatore Cardillo-Riccardo Cordiferro) – Enrico Caruso - 1911

Una canzone napoletana scritta a Brooklyn? Poteva succedere anche questo nei primi anni del secolo, quando l’emigrazione dalla Campania verso gli Stati Uniti d’America toccò punte altissime. Si incontrano a New York due figli di immigrati napoletani: Alessandro Sisca scrive un testo che parla di un amore non corrisposto per il quale Salvatore Cardillo compone una musica che dichiara immediatamente il suo riferimento culturale, la romanza d’opera. La drammaticità dei versi e della musica rendono bene il senso di sgomento del protagonista di fronte al diniego di Caterina (la donna a cui vengono rivolte le parole) di riallacciare una storia d’amore che per lei è ormai chiaramente finita: il suo cuore diventa ingrato, insensibile al lamento d’amore del suo ex-amante. Sisca sceglie uno pseudonimo d’assalto (si firma Riccardo Cordiferro) e insieme a Cardillo contattano un altro napoletano, questa volta molto illustre, che vive a New York in quel momento, il grande Enrico Caruso, al quale la canzone piace moltissimo. Il famoso tenore ha scelto la metropoli americana perché la nascente industria del disco mette a sua disposizione tecniche e apparati per l’incisione discografica impensabili per l’Italia e per l’Europa, e così Core ‘ngrato finisce immediatamente nel suo repertorio e ci resterà per sempre. Grande successo, che porta la canzone in tutto il mondo e nel territorio dei classici, apprezzata soprattutto dagli amanti del bel canto, ma non solo: infatti la incidono Beniamino Gigli, Tito Schipa, Francesco Albanese, Giuseppe Di Stefano, Josè Carreras, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, ma anche cantanti di musica leggera come Roberto Murolo, Sergio Bruni, Claudio Villa, Giacomo Rondinella, Nilla Pizzi e Mina.

Casa discografica: The Gramophone Co.
Autore: Carolli
Esecutore: Enrico Caruso
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