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Suzanne

Prima o poi si sarebbero dovuti incontrare e l’incontro avvenne proprio in un 45 giri che De André pubblicò nel 1972 e con il quale dichiarava la sua ammirazione per il grande cantautore e poeta canadese Leonard Cohen. Troppo evidente l’affinità elettiva che li univa attraverso l’amore per la poesia, per una canzone che sposasse elementi melodici ed armonici semplici e parole di grande qualità poetica, e attraverso una vocalità che faceva del fascino del suo timbro l’arma migliore per conquistare il gradimento del pubblico. De André sceglie due ritratti di donne dal repertorio di Cohen, Suzanne e Joan of Arc, due eroine a tutto tondo, perché se è vero che il gesto eroico di Giovanna nel suo offrirsi al fuoco come “il suo modo migliore per essere sposa” è decisamente eclatante e degno di una guerriera, non meno importante è il compito che Suzanne si è data, quello di “indicare i colori tra la spazzatura e fiori”, mentre “porta addosso stracci e piume, presi in qualche dormitorio”. Accompagnato dall’orchestra guidata ed arrangiata da un giovane ma già promettente Nicola Piovani, la voce di De André interpreta e traduce con grande rispetto le parole di Cohen, ed allo stesso tempo riesce a far sue le figure di donne che animano queste canzoni, e che si accomodano con naturalezza accanto a Marinella e a Geordie, a Barbara e a Bocca di Rosa. Non rimarrà questo l’unico incontro con il cantautore canadese, perché ci sarà un altro personaggio femminile di Cohen ad intrigare De André, che in Volume 8 del 1975 farà una versione di Nancy mantenendo il titolo originale e riprenderà nella splendida Amico fragile una figura di arpeggio chitarristico di accompagnamento presente in molte delle canzoni di Leonard Cohen.

Anno: 1972
Artista: Fabrizio De André
Autore: Fabrizio De André - Leonard Cohen
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