ASCOLTA SU:
Spotify SPOTIFY

Mamma mia dammi cento lire – Tradizionale

Autore: anonimo

E’ il canto d’emigrazione più diffuso, a sua volta adattamento di un’antica ballata conosciuta come La maledizione della madre. La vicenda tratta di una madre che è contraria al matrimonio della figlia col re di Francia (o altro personaggio) perché, l’avverte, quell’uomo è il diavolo; la figlia disobbedisce e muore attraversando a cavallo un corso d’acqua o, in altre versioni, finisce all’inferno. A fine Ottocento, con le prime spinte migratorie, la canzone si presta a raccontare il nuovo orizzonte di speranza: l’America. E le parole vengono così riadattate: la figlia vuole andare in America, la madre non è d’accordo ma i fratelli la convincono a lasciarla andare.

Giunto in mezzo al mare il bastimento affonda e i suoi capelli ricci e belli vengono marciti dall’acqua del mare. Il finale contiene la morale: i miei fratelli mi hanno tradito, la verità sta nelle parole della mia mamma. Parole semplici su una melodia notissima sintetizzano i sentimenti sia di coloro che partono sia di coloro che restano, in un conflitto generazionale che si ripeterà identico durante buona parte del secolo successivo. Ma la morale è sempre la stessa e rispecchia il pensiero della generazione più anziana spaventata dal cambiamento: la conclusione infausta della storia è infatti un monito per i più giovani a non partire perché in America troveranno solo morte. Della canzone esistono numerose registrazioni sul campo, raccolte pressochè in tutte le regioni d’Italia e presso le comunità di immigrati, mentre in ambito pop l’hanno incisa fra gli altri il Quartetto Cetra, Gigliola Cinquetti e più di recente Max Pezzali con Arisa

Anno: 2009-11-13
Artista: Quartetto Cetra
Album: Tutto Cetra "Un bacio a mezzanotte"
Casa discografica: WMI Italy
Articoli
C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
L’autore della musica è Mauro Lusini, mentre Franco Migliacci aveva scritto quel...
Una casa in cima al mondo
(Pino Donaggio-Vito Pallavicini) – Pino Donaggio, 1966   Anche quella è ven...
4/3/1943
"E' immediatamente chiaro che è successo qualcosa di nuovo, l’ometto basso con g...
Jesahel
(Oscar Prudente-Ivano Fossati) – Delirium, 1972 Alle mie spalle c’erano invece i...
L’immenso
(Amedeo Minghi) – Amedeo Minghi, 1976 L’immenso nasce veramente dalla necessità ...
Mogol e Bob Dylan
Io traducevo i testi di Dylan. Avevo un contratto per il quale Dylan prevedeva d...
Nel sole
(Pino Massara, Vito Pallavicini) – Al Bano, 1967 Alla fine di aprile del 1967 in...
Pensieri e parole
(Lucio Battisti-Mogol) – Lucio Battisti, 1971   Pensieri e parole parla di ...
Una lacrima sul viso
(Mogol-Bobby Solo) – Bobby Solo, 1964   Alla Ricordi erano un po’ per...