Pubblicato il
29-06-2023

Si può dare di più

Si può dare di più

(Giancarlo Bigazzi, Raf, Umberto Tozzi) – Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Umberto Tozzi, 1987

Nel 1987 vinci Sanremo con Tozzi e Morandi…

È nato tutto dalla Nazionale Cantanti, che in quel periodo aveva la capacità di farti diventare amico di persone con le quali altrimenti non avresti avuto nulla da spartire, dal punto di vista artistico: tante collaborazioni sono nate lì. E io che ero sempre stato un po’ manicheo su queste cose, per cui per me la musica italiana era musica melodica di serie B, diventai pian pianino pù disponibile, mi ero ammorbidito. Anche perché Tozzi, legato ai successi estivi di Ti amo Gloria, poi ci parli insieme e scopri che è simpatico, è un musicista di spessore e non un bieco approfittatore del pubblico come magari potevo pensare ai tempi dei Decibel. Ma poi c’è stata un’altra cosa che mi ha dato la spinta decisiva: quando é uscito ENRICO VIII la stampa, e in particolar modo quella romana, mi lodava come autore di canzoni, ma criticava il mio modo di cantare innanzitutto per l’accento milanese, giudicato eccessivo, e poi per l’estensione vocale: questa cosa mi aveva dato fastidio, per cui quando ascoltai per la prima volta Si può dare di più pensai che poteva essere una canzone giusta per confrontarmi proprio su quel terreno in cui ero stato giudicato debole. E quindi, la cosa diventava intrigante per me.

Visto come funzionano queste cose, strano che non abbiate sfruttato quel successo facendo un tour insieme…

Eravamo troppo puri, avevamo paura di sporcarci: ci immaginavamo già i nostri rispettivi manager che si accapigliavano tra loro, poi i discografici ci stavano addosso e spingevano, e questo ci ha frenato. Oggi quello che ti sto dicendo fa ridere, si fa di tutto, il video, il tour, il Dvd, e poi la ristampa natalizia… A volte, quando andavamo in giro per la promozione, ne parlavamo e scherzando Umberto diceva che gli sarebbe piaciuto cantare II mare d ‘inverno, mentre io volevo cantare la sua Dimentica dimentica… Comunque sì, dal punto di vista imprenditoriale è stata veramente una follia non fare un tour insieme in quel momento.

 

Estratto da: Vita, Vito, La via enrouge: Intervista a Enrico Ruggeri, in: «Vinile», N. 19, 2019, pp. 80-81