Nini' Tirabuscio'
Autori: Aniello Califano (parole) – Salvatore Gambardella (musica)
Interprete originale: Gennaro Pasquariello
E’ la canzone che rappresenta l’essenza del cafè-chantant a Napoli. Lanciata nel 1911, condensa in prima persona la filosofia della sciantosa (dal francese chanteuse) spregiudicata, sfrontata, disposta a sollevare la veste pur di sfondare nello spettacolo. Stanca del marito, sceglie un nome eccentrico che evoca improbabili origini francesi (Ninì Tirabusciò) e studia la tattica giusta, che prescinde dal talento (“pe cantà nun serve ‘a voce) ma ammicca a qualche ricco “abbituè” ed è pronta a lasciare Napoli, per sempre. Gioiello del filone macchiettistico-umoristico partenopeo, il testo si avvale di una musica ballabile di tono popolaresco assai adatto al repertorio bandistico e furoreggiò negli anni della Prima Guerra per poi entrare nel novero dei classici napoletani. Presentata per la prima volta da Gennaro Pasquariello al Teatro Politeama di Napoli, ebbe fra le interpreti d’eccezione le varie sciantose dell’epoca, da Lucy Nanon a Maria Campi, da Yvonne De Fleuriel a Olimpia d’Avigny. In tempi moderni Ninì Tirabusciò è stata incisa fra le altre da Angela Luce, Maria Paris e Miranda Martino (con arrangiamento di Ennio Morricone). Nel 1970 ha ispirato un film (Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa) dove il ruolo della protagonista è interpretato da Monica Vitti.
Autore |
Aniello Califano Salvatore Gambardella |
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Esecutore |
Orchestra Giuseppe Anepeta Rosetta Dei |
Casa discografica | La Voce del Padrone |