Pubblicato il
28-06-2023

New Wave a Firenze

New Wave a Firenze

Negli anni Ottanta la città di Firenze si erge a capitale della musica indipendente, con i suoi locali notturni, i gruppi, le etichette discografiche, le riviste, i festival, le sperimentazioni fra diversi linguaggi espressivi. Il verbo dominante era quello della New Wave, che dopo aver battezzato la seconda generazione del rock nel Regno Unito e negli Stati Uniti, si andava diffondendo anche da noi e trovava nel capoluogo toscano il suo laboratorio d’elezione. Non a caso si parlò di Rinascimento Rock a proposito di quegli anni, innescato dai più quotati gruppi internazionali che produssero un effetto virtuoso sul sottosuolo toscano promuovendo una potente e variopinta sottocultura.

“1980. Nasce la generazione New Wave. Il 28 settembre c’è Peter Gabriel in concerto al Prato delle Cornacchie, dentro il Parco delle Cascine, trentamila persone osannanti. Aprono i Simple Minds. Sono nel backstage, fotografo Jim Kerr e compagni. Qui prende fuoco la miccia del Rinascimento Rock a Firenze. Il 6 dicembre alla Rokkoteca Brighton di Settignano debuttano i Litfiba: quella notte parte un’avventura pazzesca, una grande band, un bellissimo progetto, trecento persone assistono al primo concerto di un gruppo che ha rappresentato e ancora rappresenta la cultura rock a Firenze, in Italia, in Europa. Quella notte sudata (…) nasce la new wave fiorentina. ‘Si comincia a parlare tra gli addetti ai lavori, di un nuovo rinascimento fiorentino, mentre si fanno sempre più sfumati i contorni del Grande Complotto di Pordenone. Grazie ai Neon (formatisi nel 1979, ai Diaframma e ai Litfiba, il capoluogo toscano assume le sembianze di una magica fucina che sforna delizie per tutti (Stefano Ronzani)’.

   1981. A Firenze succedono cose incredibili, Franco Battiato al Teatro Andromeda (…) e Tangerine Dream al Teatro Tenda, lo stesso giorno (…). Aria di Londra, aria di concerti faraonici, nella nostra bellissima città d’arte, profumo di eventi internazionali, sogni ribelli, sogni libertini, sogni felici, ci sentiamo al centro d’Europa. Il 25 maggio arrivano i teutonici Kraftwerk al Teatro Apollo, spettacolo tecnotronico ai confini della realtà (…). Firenze Estate 1981 presenta ‘Invasioni spaziali’, un progetto che contamina teatro, arti visive, musica, performance (…). Il gran finale è al Piazzale degli Uffizi, con il concerto di Echo and the Bunnymen (…). Ricordo lo splendido concerto di Cathy Berberian e la performance abrasiva dei DND di Arto Lindsay e Cafè Caracas in piazza Santa Croce (…)

1983. Girando per concerti e frequentando club vedo un eldorado di look e tribù estetiche pazzesche, un bestiario di stili che si contaminano a vicenda, le culture punk con quelle hippy, le culture glam con quelle afro, le culture trendy con quelle beat, largo alla creatività! Ecco la bellezza degli anni Ottanta, ognuno ha un suo modo di concepire la propria estetica (…). Firenze viene guardata con interesse dai media nazionali e internazionali: vogliono capire cosa stia succedendo nella nostra bellissima città”

Estratto da: Bruno Casini, New Wave a Firenze. Anni in movimento, Zona Editrice, Genova 2019.