
Nella vecchia fattoria
(Tata Giacobetti-Gorni Kramer-Virgilio Savona) – Quartetto Cetra, 1949
Ma il vero e proprio colpo grosso del 1949 fu il lancio di una canzone che aumentò incredibilmente la nostra popolarità. Il direttore della Cetra ci aveva chiesto di incidere, in occasione del Natale, quattro canzoncine espressamente scritte per i bambini, da riunire in un album doppio (erano ancora i tempi del 78 giri). Tata e io ci mettemmo subito in contatto con Kramer e sfornammo i primi tre brani: Il trenino dei sogni (con locomotiva e vagoni di crema e cioccolato), I tre alberi e la casetta (che proponeva, senza pretese, questioni inerenti alla tutela dell’ambiente) e La lampada di Aladino (rivisitazione dell’antica fiaba con l’inserimento di un certo «Kamo-Kimo cinesino»). A questo punto stavo per proporre una quarta canzoncina, intitolata Cappuccetto Giallo, quando Tata tirò fuori da una cartelletta un disco e mi interruppe: <<Un momento», disse, « al mercatino di Porta Portese, a Roma, ho trovato ‘sto disco di Nat King Cole co’ ‘na canzoncina per bambini intitolata Old Mac Donald Had A Farm. Sentitela un po`!»
L’ascoltammo, la riascoltammo, vi aggiungemmo un inciso che nella musica originale non esisteva, ne scrivemmo un testo simile solo in parte a quello inglese e l`arrangiamento salendo di un semitono all’attacco di ogni strofa: era nata Nella vecchia fattoria, la canzone che avrebbe venduto, nel tempo, un numero incalcolabile di dischi e si sarebbe diffusa in tutto il mondo con le stesse caratteristiche della nostra rielaborazione, fino a entrare nel repertorio discografico di Frank Sinatra. Parlo di rielaborazione perché, in realtà, si trattava di un antico canto popolare irlandese esportato in America dai primi emigrati sul finire dell'Ott0cent0. Nella vecchia fattoria ci seguirà - o sarebbe meglio dire ci perseguiterà - per tutti gli armi della nostra carriera. Non potremo più esimerci, né in Italia né all’ester0, di cantarla a chiusura di ogni nostro recital. La arricchiremo, strada facendo, con tante piccole gag nate sera per sera in palcoscenico, sec0nd0 i più antichi canoni del teatro dell’arte.
Estratto da: Savona, Virgilio – Gli indimenticabili Cetra – Milano, Sperling & Kupfer, 1992, pp. 163-164