Luna pop
Cinquant’anni fa l’uomo mise il primo piede sulla Luna in un momento particolarmente significativo della storia musicale: la fine degli anni Sessanta stava celebrando la centralità del pop e il festival di Woodstock (a meno di un mese da quel 20 luglio 1969) dava un nome alla generazione rock. Ma la stessa conquista dello spazio ebbe un impatto fortissimo sulla creatività già a partire dai tardi anni Cinquanta, che accolsero con entusiasmo dischi-novità (le cosiddette novelty song) dedicati a spedizioni e viaggi intergalattici. La Luna ha continuato a esercitare un grande fascino sui decenni successivi, prova ne sono le tante canzoni diventate “sempreverdi” dagli anni Settanta all’altro ieri, come testimonia il brano iniziale di Jovanotti (2018), ennesima serenata romantica al chiaro di luna… In questa playlist lunare scorrono poi una ballata rock scritta da Vasco Rossi (2012), un successo di Sanremo 1991, un classico del pop edonista ad opera di un esordiente (Gianni Togni, 1980), uno dei best seller di Loredana Bertè firmato Mario Lavezzi (1979), una cover che Dino fece di un grandissimo hit di Neil Sedaka su musica di Luis Bacalov (1963), un paio di melodie napoletane (Murolo, Ranieri), il lento di Modugno (1962) che nobilita il nascente filone balneare, l’ironia di Buscaglione (1958) e infine due super-classici degli anni Quaranta.