Era il 1937

Nel 1937 un kg di pane costava una lira e sessanta centesimi, un cappotto circa 400 lire, un litro di benzina sei lire.La stella internazionale di prima grandezza era Al Jolson che tingendosi il volto di scuro imperversava al cinema e nei teatri di Broadway. In Italia invece era Carlo Buti l’idolo delle folle.Aveva sfondato qualche anno primo imponendosi con i suoi stornelli toscani: La sua Bambina innamorata era probabilmente la canzone più cantata dell’anno. Nel 1937 nelle aie italiane (e non solo) si ballava già con Secondo Casadei e una delle più importanti etichette italiane la “Disco grammofono” aveva messo la sua orchestra sotto contratto facendole incidere decine di 78 giri. Meme Bianchi incantava le folle dai microfoni dell’EIAR interpretando gran parte dei brani di grande successo del periodo. In modo particolare nel 1937 venivano lanciate canzoni come Torna piccina e Vivere, entrambi di Bixio, Tornerai, Non dimenticar le mie parole, e grazie al grande schermo il cui idolo indiscusso era Vittorio De Sica Tu che mi fai piangere. Ma c’erano anche le grandi produzioni americane. Molte di quste fornivano ai parolieri italiani la materia prima per confezionare successi come Settembre sotto la pioggia o San Francisco. Chiudiamo segnalandovi due geni del periodo come Rodolfo de Angelis e Nunzio Filogamo anche loro protagonisti con canzoncine che lanciate in quel 1937 sono comunque rimaste nella memoria collettiva.