Andrà tutto bene

Una raccolta di vecchie canzoni fra lo strampalato la retorica di regime, seguendo il filo conduttore della catastrofe planetaria che incombe in questo funesto 2020.

Ma c’è spazio anche per l’ironia, caustica e sovranista di un funambolo come Rodolfo De Angelis: sua Va fuori d’Italia, o prodotto stranier – che ci piace pensare come mantra per il tempo presente.

Ci sono gli amari tormentoni del momento: io resto a casa (Questa sera… resto in casa, un allegro foxtrot strumentale; Casa sulitaria, dall’impareggiabile voce di Roberto Murolo; Casa, col testo del grande Totò; A casa, a casa, una deviazione di percorso nel melodramma, ma questo duetto da “Cavalleria Rusticana” ha quasi le movenze di foxtrot); gli appuntamenti sui balconi (Cantiamo le canzonette), andrà tutto bene (Tutto va bene madama la marchesa, un classico dello humour internazionale; Va bene, va bene, dalla commedia musicale “La Piccola Cioccolataia”).

Infine, le canzoni della speranza (Andrà meglio domani, ballabile con fisarmonica in evidenza; Un filo di speranza, Speranza e l’inno alla vita all’aperto Voglio vivere così, che tutti ci auguriamo di ripristinare.

In casi eccezionali come la pandemia in corso, il vecchio motto “canta che ti passa” può suonare come una mancanza di rispetto. Ma, come scrisse il Premio Nobel Elias Canetti, è pur sempre vero che la musica è la grande consolatrice ed è per farsi consolare che si ricorre a lei.