Pasqualino Maraja
Pasqualino Maragià
Autori: Franco Migliacci (testo) – Domenico Modugno (musica)
Interprete originale: Domenico Modugno
Non è l'India di Salgari, quella di Kipling né tantomeno quella delle grandi religioni che hanno influenzato la cultura hippie. Quella cantata da Modugno è un’India di fine anni Cinquanta, che sa tanto di Napoli e come tale viene rappresentata con ironia e affetto. Nel secondo dopoguerra era tornata di moda la canzone esotica, già regina negli anni Venti, che si nutriva di stereotipi sul piano musicale e dell’ambientazione sconfinando spesso nel genere comico. Tuttavia, la vicenda messa in musica da Mr. Volare nell’anno del suo successo a Sanremo si ispira a un fatto vero: un giovane medico, esponente della buona borghesia cittadina, conosce un’affascinante principessa in vacanza a Capri, i due s’innamorano, lui vola in India a chiederne la mano al maraja suo padre e nell’ottobre del 1957 viene celebrato il matrimonio sotto gli occhi dei paparazzi. Per meglio adattare la storia ai clichés più vetusti, la canzone trasforma il medico in un pizzaiolo che da verace missionario del gusto vivrà felice insegnando agli indiani l’arte del piatto napoletano più tipico. Fra le interpretazioni successive spiccano quelle di Renato Carosone, Mina e, in tempi più recenti, delle Blue Dolls mentre all’epoca il brano venne ripreso dalla cantante bulgara Nora Nova.
Anno | 2012-09-04 |
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Artista |
Domenico Modugno |
Album | Domenico Modugno |
Casa discografica | CNM |