Balocchi E Profumi

Balocchi e profumi 

Autore: E.A.Mario (musica e parole)

Interprete originale: Gennaro Pasquariello

Canzone a tempo di tango, lanciata nel 1928 da Gennaro Pasquariello al Teatro Eden di Napoli. Spicca fra i maggiori successi in lingua del napoletano E.A.Mario e conosce da subito varie interpretazioni che ne sanciscono lo statuto di classico in un’epoca in declino: i folli anni Venti, la cui disinibita immoralità la canzone sanziona, in un crescendo drammatico che si conclude in tragedia. Racchiusa in tre strofe, va in scena la tipica vicenda feuilleton che ha per protagoniste una bambina e una mamma egoista e insensibile. La piccola si ammala ma il pentimento della madre è ormai tardivo affinché si possa trastullare con i tanto desiderati balocchi. La condanna spietata nei confronti di una condotta “innaturale”, unita a una melodia di grande impatto, hanno fatto di questa canzone un sempreverde dall’epoca del cafè-chantant agli anni Sessanta, quando divenne un cavallo di battaglia per Claudio Villa e Luciano Tajoli. Incisa anche da Aurelio Fierro, Angela Luce, Giorgio Consolini, Milva, è stata spesso stravolta in un registro cabarettistico che ne ha esaltato l’aspetto drammaturgico (Milly, Peppe Barra).

Balocchi E Profumi
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Anno 2000-06-15
Artista Milva
Album Milva
Casa discografica Ricordi